Cosa cambia per progettisti, installatori e gestori di impianti
Dal 1° settembre 2025 sono entrate in vigore le nuove Linee Guida di prevenzione incendi emanate dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco (DCPREV 2025), dedicate agli impianti fotovoltaici.
Si tratta di un aggiornamento normativo di grande rilievo per i professionisti che operano nel campo della progettazione, installazione e manutenzione degli impianti solari, con l’obiettivo di garantire una maggiore sicurezza antincendio in tutti i contesti edilizi.
Campo di applicazione
Le Linee Guida non si applicano indistintamente a tutti gli impianti, ma sono obbligatorie per quelli:
- ubicati all’interno di attività soggette ai controlli di prevenzione incendi (D.P.R. 151/2011);
- a servizio di tali attività;
- interferenti con edifici soggetti, cioè impianti esterni che per vicinanza possono propagare un incendio.
Per le altre tipologie di impianto, le Linee Guida rappresentano comunque un riferimento tecnico di buona pratica, utile per assicurare un livello di sicurezza equivalente.

Obiettivi e principi fondamentali
Lo scopo principale è fornire misure tecniche e gestionali per ridurre il rischio di incendio legato ai sistemi fotovoltaici.
Ogni nuova installazione è considerata una modifica rilevante ai fini della prevenzione incendi e richiede una valutazione del rischio specifica per verificare l’eventuale aggravio delle condizioni di sicurezza preesistenti.
Le principali novità 2025
Approccio basato sul rischio
La progettazione non è più solo prescrittiva: l’adozione delle misure previste e la mancanza di criticità nella valutazione del rischio semplificano l’iter con i Vigili del Fuoco.
Sistemi di accumulo (BESS)
I Battery Energy Storage Systems richiedono una specifica analisi di rischio incendio ed esplosione (thermal runaway), con rimando alle linee guida DCPREV 21021/2024.
Nuovi standard tecnici
Introdotta la CEI TS 82-89, che consente di testare il comportamento al fuoco dell’accoppiamento pannello + copertura, superando la semplice valutazione dei singoli componenti.
Campo di applicazione esteso
Oltre ai tetti, rientrano anche pergole, tettoie, pensiline, parcheggi solari, distributori di carburante e balaustre fotovoltaiche.
Manutenzione formalizzata
La manutenzione diventa parte integrante della sicurezza antincendio:
ogni attività va annotata nel registro dei controlli, come per estintori e impianti idrici antincendio.


Aspetti tecnici di rilievo
Installazione su tetti e coperture
Tre casi principali di installazione:
- Soluzione ideale: coperture e strutture incombustibili (classe A1).
- Soluzione equivalente: coperture combustibili con interposizione di strato EI 30 e finitura A1.
- Valutazione specifica: uso di coperture B Roof (T3 o T4) e pannelli certificati, o prove di laboratorio secondo CEI TS 82-89.
Distanze di sicurezza
- Suddivisione in aree di massimo 20×20 m.
- Corridoi liberi ≥ 2 m tra gruppi di pannelli.
- Fascia perimetrale ≥ 1 m.
- Distanza ≥ 1 m da lucernari, EFC, condotte e aperture.
Inverter e compartimentazione
- Installazione su superfici incombustibili o con protezione EI 30.
- Predilezione per installazioni all’aperto o in locali ventilati e dedicati REI/EI 30.
Sezionamento e segnaletica
- Obbligo di sezionatore di emergenza accessibile e chiaramente identificato.
- Cartellonistica di sicurezza lungo i percorsi dei cavi in corrente continua.
Manutenzione e impianti esistenti
Le Linee Guida introducono per tutti gli impianti, anche esistenti:
- Registrazione obbligatoria nel registro antincendio aziendale.
- Verifica biennale ai fini del rischio incendio.
- Ispezione termografica periodica per individuare anomalie e hot spot.
- Adeguamento obbligatorio in caso di modifiche sostanziali (es. ampliamento, sostituzione inverter, aggiunta BESS).